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| IDG780900729 | |
| 78.09.00729 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| micheli gian antonio
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| ancora in tema di presunzioni in materia tributaria
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| nota a c. cost. 28 luglio 1976, n. 200
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| Riv. dir. proc., s. 2, an. 33 (1978), fasc. 1, pag. 107-118
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d2; d30822
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| premesso che la corte, con la decisione annotata, ribadisce la
propria giurisprudenza in materia di presunzioni legali precisando il
suo pensiero nel senso che e' legittima l' assunzione di un fatto
noto per risalire a quello ignoto purche' tale assunzione "quale
unico indice positivo concretamente rivelatore di capacita'
contributiva" non escluda "la possibilita' di fornire la prova della
eventuale diminuzione o dell' annullamento del reddito stesso", l' a.
esamina altre decisioni della stessa corte in materia, il cui
indirizzo e' sempre nel senso della validita' costituzionale delle
presunzioni in materia fiscale in quanto rappresentano "una verita'
giuridica avente come substrato fatti reali di difficile
accertamento". il grado di verosimiglianza, pero', rispetto alla
verita' concreta, dipende dalla regola, o dalle regole dell'
esperienza che il legislatore ha di volta in volta adottate, nonche'
dall' ambito della ammissibilita' della prova contraria, da parte del
contribuente. compito arduo ma essenziale della corte costituzionale
e', pertanto, quello di vagliare la legittimita' delle presunzioni
fissate dalla legge tributaria.
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| art. 3 cost.
art. 53 cost.
art. 11 r.d. 30 dicembre 1923, n. 3269
art. 3 d.lg.lt. 8 marzo 1945, n. 90
art. 18 l. 11 gennaio 1951, n. 25
art. 10 comma 11 d.p.r. 5 luglio 1951, n. 572
art. 23 comma 2 l. 5 gennaio 1956, n. 1
d.p.r. 29 gennaio 1958, n. 645
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| Ist. dir. penale - Univ. TO
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