| hegel teorico del liberalismo o primo anticipatore delle teorie
socialiste? anche hegel, come gli utopisti e i socialisti, fa sentire
la sua voce sui temi dello sviluppo sociale. ad esempio, riguardo al
tema della divisione del lavoro, hegel sostiene che essa, insieme con
la meccanizzazione, favorisce l' aumento della miseria. secondo l'
a., ad hegel non e' sfuggito, come risulta nei paragrafi della
filosofia del diritto, il lato negativo del lavoro e della
produzione. se il tentativo di alcuni studiosi e' di assimilare certe
affermazioni hegeliane a quelle di economisti precedenti come malthus
o ricardo, l' a. mette in risalto l' estrema diversita', quasi
opposizione, che sussiste tra queste. si vedano, a questo proposito,
certe affermazioni sulla pauperizzazione, sullo sfruttamento, la
chiara differenza che hegel pone tra sfruttamento della schiavitu' e
quello feudale, e cosi' via. tutto cio', tuttavia, non conduce hegel
a richiedere e sperare in una soppressione delle classi, e nell'
avvento di un governo socialista: hegel, in altre parole, non cede
alla tentazione utopistica. l' a. individua una palese contraddizione
in hegel: la sua proposta dell' assorbimento della societa' civile
nello stato, senza avvertire che quest' ultimo e', in tal modo, pura
emanazione della societa' civile. ma di piu': secondo hegel l'
intervento dello stato sulla societa' civile e' possibile riducendo a
zero gli interessi economici dei singoli con la guerra. e questo, a
detta dell' a., e' il punto maggiormente criticato da marx e che
rivela una nota utopistica e irreale. sul problema della
pauperizzazione, della miseria, hegel non fa del moralismo e ritiene,
al pari di malthus, ricardo, ma anche fourier e saint-simon,
inadeguati i modi di assistenza, pubblica o privata. la divisione del
lavoro, con la meccanizzazione non possono, secondo hegel, alleviare
il compito dell' operaio. l' a. afferma che hegel, considerando la
societa' civile, il mondo economico moderno, come una "realta' morta"
si contrappone nettamente ai liberali del suo tempo. ad una precisa
affermazione di hoeppner, secondo cui hegel non avrebbe insegnato
nulla ai socialisti del tempo, l' a. risponde sostenendo che cio',
dato il riferimento alla filosofia del diritto del 1821, non sarebbe
stato comunque possibile, poiche' a quel tempo non esistevano ancora
dei circoli socialisti. nonostante si ritenga leroux (e leroux stesso
lo sostenga) come primo utilizzatore del termine "socialismo", a
detta dell' a., il termine era gia' usato da hegel nel 1802 in un
articolo sul diritto naturale, in cui, appunto, criticava i sistemi
anti-socialisti nei quali veniva posto l' individuo come principio
supremo. secondo l' a., in una situazione economica complessa, il
pensiero hegeliano, rifiutando il ritorno al feudalesimo, critica il
liberalismo, e rappresenta, seppure in modo sommario, una prima
formula verso il socialismo.
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