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125243
IDG780401253
78.04.01253 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
d' hondt jacques
hegel et le socialisme naissant: la misere dans l' abondance
con traduzione italiana a cura di valeria gianolio: hegel e il socialismo nascente: la miseria nell' abbondanza, pp. 75-94
Riv. filos., vol. 68, (1977), fasc. 1-3, pag. 49-74
f41
hegel teorico del liberalismo o primo anticipatore delle teorie socialiste? anche hegel, come gli utopisti e i socialisti, fa sentire la sua voce sui temi dello sviluppo sociale. ad esempio, riguardo al tema della divisione del lavoro, hegel sostiene che essa, insieme con la meccanizzazione, favorisce l' aumento della miseria. secondo l' a., ad hegel non e' sfuggito, come risulta nei paragrafi della filosofia del diritto, il lato negativo del lavoro e della produzione. se il tentativo di alcuni studiosi e' di assimilare certe affermazioni hegeliane a quelle di economisti precedenti come malthus o ricardo, l' a. mette in risalto l' estrema diversita', quasi opposizione, che sussiste tra queste. si vedano, a questo proposito, certe affermazioni sulla pauperizzazione, sullo sfruttamento, la chiara differenza che hegel pone tra sfruttamento della schiavitu' e quello feudale, e cosi' via. tutto cio', tuttavia, non conduce hegel a richiedere e sperare in una soppressione delle classi, e nell' avvento di un governo socialista: hegel, in altre parole, non cede alla tentazione utopistica. l' a. individua una palese contraddizione in hegel: la sua proposta dell' assorbimento della societa' civile nello stato, senza avvertire che quest' ultimo e', in tal modo, pura emanazione della societa' civile. ma di piu': secondo hegel l' intervento dello stato sulla societa' civile e' possibile riducendo a zero gli interessi economici dei singoli con la guerra. e questo, a detta dell' a., e' il punto maggiormente criticato da marx e che rivela una nota utopistica e irreale. sul problema della pauperizzazione, della miseria, hegel non fa del moralismo e ritiene, al pari di malthus, ricardo, ma anche fourier e saint-simon, inadeguati i modi di assistenza, pubblica o privata. la divisione del lavoro, con la meccanizzazione non possono, secondo hegel, alleviare il compito dell' operaio. l' a. afferma che hegel, considerando la societa' civile, il mondo economico moderno, come una "realta' morta" si contrappone nettamente ai liberali del suo tempo. ad una precisa affermazione di hoeppner, secondo cui hegel non avrebbe insegnato nulla ai socialisti del tempo, l' a. risponde sostenendo che cio', dato il riferimento alla filosofia del diritto del 1821, non sarebbe stato comunque possibile, poiche' a quel tempo non esistevano ancora dei circoli socialisti. nonostante si ritenga leroux (e leroux stesso lo sostenga) come primo utilizzatore del termine "socialismo", a detta dell' a., il termine era gia' usato da hegel nel 1802 in un articolo sul diritto naturale, in cui, appunto, criticava i sistemi anti-socialisti nei quali veniva posto l' individuo come principio supremo. secondo l' a., in una situazione economica complessa, il pensiero hegeliano, rifiutando il ritorno al feudalesimo, critica il liberalismo, e rappresenta, seppure in modo sommario, una prima formula verso il socialismo.
Ist. filosofia del diritto - Univ. FI PV ROMA



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