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| IDG780700114 | |
| 78.07.00114 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| tamburrino giuseppe
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| considerazioni sul lavoro della donna nella impresa familiare e nella
famiglia dopo la legge n. 903 del 1977
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| Giur. agr. it., an. 25 (1978), fasc. 3, pt. 1, pag. 135-139
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d301; d740; d30128
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| chiarito il concetto minimo legislativo di impresa familiare ai sensi
dell' art. 230 bis codice civile, l' a. esamina, con riferimento a
quel concetto, le disposizioni di cui all' art. 14 legge n. 903 del
1977. ritiene infelice la formulazione della norma sotto vari
aspetti. cosi' osserva, a proposito del riconoscimento di poteri
rappresentativi alle lavoratrici "autonome", che i familiari non
possono essere parificati ai lavoratori in senso tecnico. ritiene
ancora che, ove la norma non si intendesse nel senso di riconoscere
il diritto di rappresentanza anche (e non solo) alle donne, sarebbe
violato il principio della parita' dei sessi. critica la scarsa
chiarezza della norma sul punto se il diritto possa essere esercitato
ex lege o solo in virtu' di mandato conferito dall' assemblea o dall'
imprenditore, osserva che il contenuto di tale diritto appare
limitato ad ipotesi di scarsa applicazione. ritiene infine che il
lavoro domestico, anche se non espressamente menzionato, deve
considerarsi incluso implicitamente nella previsione dell' art. 230
bis laddove si parla di "famiglia", posizione che, a suo avviso, deve
tenersi distinta da quella dell' impresa familiare.
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| art. 14 l. 9 dicembre 1977, n. 903
art. 230 bis c.c.
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| Ist. dir. agrario - Univ. FI
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