| prendendo in esame la riforma della scuola secondaria superiore, gia'
approvata dalla camera ed ora in discussione al senato, l' a. rileva
in essa lo spostamento dell' asse culturale verso posizioni
scientifico-tecnologiche e l' assenza di ogni riferimento all'
educazione morale e religiosa. per mostrare quanto questi aspetti
della riforma siano contraddittori con l' educazione dell' "uomo",
rileva anzitutto che la scuola deve educare una "persona", cioe' un
essere intelligente e libero, che intrattiene un rapporto essenziale
-che e' di ordine morale e religioso- con dio; rileva, poi, che l'
educazione deve essere "globale": conclude, percio', che la scuola
non puo' ignorare la dimensione etico-religiosa e deve armonicamente
comporre educazione "umanistica" ed educazione "scientifico-tecnica".
risponde, poi, a due obiezioni che sono state mosse contro la
presenza della dimensione etico-religiosa nella scuola dello stato,
mostrando che proprio il carattere pluralistico e laico (ma non
laicista) della scuola statale esige la presenza di tale dimensione
tra le "discipline comuni".
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