| 125727 | |
| IDG790700004 | |
| 79.07.00004 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| basile massimo
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| morte del mezzadro
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| nota a trib. roma, sez. spec. agr. 15 giugno 1977
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| Nuovo dir. agr., an. 5 (1978), fasc. 3, pt. 2, pag. 535-545
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d91441; d91448
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| in contrasto con la sentenza annotata, l' a. ritiene che la qualita'
di parte, nel contratto di mezzadria, si estenda all' intera famiglia
del mezzadro, organizzata su basi paritarie, sicche' le innovazioni
di cui all' art. 230 bis codice civile hanno rilevanza non solo all'
interno del nucleo familiare, ma anche nei confronti del concedente.
ritiene tuttavia che, in caso di morte del mezzadro, sia comunque
opportuna la sua sostituzione per consentire alla famiglia di
partecipare all' impresa tramite un rappresentante munito dei poteri
di cui all' art. 2150. osserva pero' che, ai sensi dell' art. 230
bis, la nomina deve basarsi sul principio maggioritario. ritiene poi
che, in caso di mancata surroga del mezzadro deceduto, escluso lo
scioglimento della mezzadria per essere l' intera famiglia parte del
rapporto, la soluzione debba trovarsi sul piano concreto facendo
eventualmente ricorso alla disciplina societaria.
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| art. 230 bis c.c.
art. 2141 c.c.
art. 2150 c.c.
art. 2158 c.c.
art. 1105 c.c.
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| Ist. dir. agrario - Univ. FI
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