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| IDG790800001 | |
| 79.08.00001 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| romei manuela, goldoni umberto, pone domenico, purcaro italo; (a cura
di bimonte mario)
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| la responsabilita' dei magistrati
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| interviste sul disegno di legge del senatore viviani
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| Parlamento, s. 3, an. 24 (1978), fasc. 4-5, pag. 5-11
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| d02302
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| il giudice manuela romei non ritiene che la strada da percorrere per
rendere piu' equa la giustizia sia quella della responsabilizzazione
civile del magistrato. oggi la giustizia e' iniqua non certo perche'
il magistrato e' un irresponsabile, quanto perche' opera in una
societa' profondamente diversa da quella che ispiro' il vigente
ordinamento giudiziario. riformati i codici e ristrutturata, anche
attraverso una piu' precisa regolamentazione dei doveri del
magistrato, l' amministrazione giudiziaria nella sua globalita', i
magistrati troveranno l' incentivo necessario per dare una risposta
positiva all' anelito di giustizia del paese. secondo il giudice
umberto goldoni bisogna vedere fino a che punto la normativa proposta
dal disegno di legge d' iniziativa del senatore viviani sia idonea a
superare il dissidio istituzionalmente esistente tra le diverse
possibili interpretazioni della legge, allorche' una di esse,
adottata in concreto e in ipotesi non accolta comunemente, sia
addotta come base per un' azione di responsabilita' nei confronti del
magistrato che la ha fatta propria. il consigliere di cassazione
domenico pone dice che il rischio dell' errore del giudice e' il
prezzo che la collettivita' ha ritenuto di dover pagare al valore
primario dell' indipendenza dello stesso. cio' non vuol dire
rivendicare un assurdo ed inconcepibile privilegio per i giudici. d'
altronde il problema preminente e' quello dell' indipendenza del
giudizio, piu' che del giudice, ed essa va affermata non soltanto sul
piano giuridico-istituzionale, quanto soprattutto su quello politico.
il giudice italo purcaro dissente invece vivamente dalla norma che si
vorrebbe introdurre con il terzo comma dell' art. 20, quella cioe'
relativa alla responsabilita' civile del magistrato per "danno
cagionato ad altri per effetto di provvedimenti concernenti la
liberta' della persona, assunti fuori dai casi consentiti dalla
legge, oppure senza motivazione o con motivazione di stile". egli
pensa che queste tre ipotesi siano riconducibili nell' ambito gia'
disciplinato nel primo comma o del dolo o della colpa grave, al di
la' della quale non e' possibile andare senza ledere il principio di
indipendenza e di sovranita' del giudice sancito dalla nostra
costituzione.
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