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125973
IDG791000054
79.10.00054 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
redazione
sugli effetti distorsivi dell' art. 2, c. 2, del disegno di legge sulla ristrutturazione finanziaria delle imprese
Imp. dir. er., an. 21 (1978), fasc. 10, pt. 1, pag. 93-97
d23076; d23073; d312207; d21514; d31134
l' a. riferisce che il disegno di legge sulla ristrutturazione finanziaria delle imprese prevede che nella determinazione del reddito imponibile dei soggetti che partecipano o sono associati in partecipazione alle societa' consortili non si tenga conto delle somme accantonate, anche in deroga all' art. 2425 del codice civile, in apposito fondo del passivo fino a concorrenza del 75% dell' ammontare complessivo dei conferimenti ed in misura non superiore ad un quarto di tale ammontare; perdite e minusvalenze relative alle partecipazioni nelle societa' consortili possono essere dedotte dal reddito imponibile ovvero compensate in tutto o in parte con una corrispondente deduzione dell' accantonamento. l' a. critica tale normativa perche' introduce una distorsione nei bilanci societari con l' iscrizione al passivo di fondi di natura equivoca e prevede meccanismi di concessione delle agevolazioni fiscali subordinati a tecniche di contabilizzazione piu' o meno libere e quindi lesivi dei principi di equita' tributaria. crea inoltre disparita' societa' che non ne avranno la possibilita' e tra le stesse societa' che avranno costituito i fondi a causa dell' opzione di imputare perdite e minusvalenze al conto economico od al fondo del passivo in precedenza costituito. secondo l' a. si potrebbe restituire alla normativa in questione la sua logica sganciando i meccanismi agevolativi dalle rappresentazioni di bilancio per ricondurli nell' alveo naturale della dichiarazione dei redditi.
Ist. dir. tributario - Univ. GE



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