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| IDG791000086 | |
| 79.10.00086 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| de falco antonio
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| successione. passivita' per debiti di conto corrente
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| Riv. leg. fisc., an. 73 (1978), fasc. 10, pag. 1857-1862
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d23113; d3156
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| in merito al problema della deducibilita' delle passivita' per debiti
di conto corrente ai fini dell' imposta sulle successioni l' a.
osserva che la base normativa per la soluzione di tale questione e'
costituita dalla norma che stabilisce l' applicabilita' agli
addebitamenti dipendenti da conti correnti bancari delle disposizioni
relative ai debiti risultanti da cambiali e vaglia cambiari, mentre
la norma secondo cui l' ammontare degli assegni emessi dal defunto e'
computato in diminuzione di quello degli accreditamenti effettuati
sullo stesso conto non sarebbe che un completamento di carattere
procedurale e non sostanziale. le 2 norme non parlano di saldi
passivi di conto corrente, ma di addebitamenti dipendenti da assegni
emessi negli ultimi 12 mesi. secondo l' a. un' interpretazione
letterale della norma (come quella fornita dal ministero delle
finanze) porterebbe all' assurda conseguenza della possibilita' di
una deduzione dalle attivita' ereditarie di una somma che non
rappresenta affatto un saldo passivo. il debito di conto corrente
risultante a carico del defunto quale saldo passivo di conto alla sua
morte deve giustificarsi per la sua detrazione dall' asse ereditario
nello stesso modo ammesso per la giustificazione dei debiti cambiari.
l' a. auspica un mutamento dell' avviso ministeriale volto a non
considerare la situazione contabile esistente nei confronti del
defunto nel periodo anteriore agli ultimi 12 mesi di vita.
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| art. 13 d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 637
ris. min. finanze 17 luglio 1974, n. 320728
ris. min. finanze 21 febbraio 1976, n. 321052
l. 24 dicembre 1969, n. 1038
art. 1823 c.c.
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| Ist. dir. tributario - Univ. GE
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