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126186
IDG790600199
79.06.00199 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
casarotto giorgio
i nuovi problemi della prelazione urbana
Riv. dir. civ., an. 24 (1978), fasc. 6, pt. 2, pag. 633-645
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d30640; d91186
l' a. analizza gli artt. 3, e 39 della legge n. 392 del luglio 1978 e dimostra come titolari del diritto di prelazione siano non tutti i conduttori ma solo quelli che svolgano nell' immobile attivita' d' impresa, e che oggetto della prelazione non possa essere che la parte dell' immobile in cui si esercita l' impresa. per quanto riguarda il problema della "denuntiatio", l' a. sostiene che, vi sia per l' alienante un obbligo di precisare anche la controprestazione in natura, affinche' il conduttore sia in grado di valutare la convenienza dell' acquisto. l' esercizio della prelazione non puo' essere considerato come un' obbligo a contrarre, in tal caso infatti se l' alienante rifiutasse la stipulazione, l' acquirente altro non potrebbe fare che ricorrere alla tutela ex art. 2932 del codice civile. ma cio', continua l' a., e' in contrasto con la finalita' della norma, viene cosi' a cadere sia la natura preliminare del contratto concluso nell' esercizio della prelazione, sia l' acquisto della proprieta' in seguito a tale esercizio per cui la natura della prelazione puo' essere ravvisata solo in un negozio di accertamento il cui effetto e' quello di rendere esigibile il prezzo.
art. 38 l. 27 luglio 1978, n. 392 art. 39 l. 27 luglio 1978, n. 392 art. 2932 c.c.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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