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126187
IDG790600200
79.06.00200 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
de cupis adriano
la recente legge sull' equo canone nel quadro di una nuova concezione del rapporto di locazione
Riv. dir. civ., an. 24 (1978), fasc. 6, pt. 2, pag. 622-632
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d30640
l' a. pone in rilievo come nella nuova disciplina sulle locazioni assuma una spiccata rilevanza giuridica la destinazione dell' immobile. secondo l' a. il canone locativo determinato dal legislatore non puo' dirsi "equo" ed, anzi, contraddice con i principi costituzionali. infatti la legge sull' equo canone anziche' contemplare equamente gli interessi delle parti, sacrifica l' interesse dell' una a vantaggio dell' altra, accresce la differenza tra le locazioni ad uso abitativo e quelle ad altro uso, e sacrifica l' autonomia privata prevedendo una durata legale del contratto. secondo l' a., infatti, vi e' violazione del principio costituzionale di uguaglianza sia perche' il legislatore ha determinato nella misura del 3,85 per cento la rendita degli immobili locati ad uso abitativo, rendita che e' inferiore persino agli interessi legali, sia per l' esistenza di tutta una serie di disposizioni ad esclusivo favore del conduttore. quindi lo spirito della vecchia legislazione vincolistica si e' trasfuso nella nuova disciplina che di quella ha preso il posto
l. 27 luglio 1978, n. 392
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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