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| IDG790600205 | |
| 79.06.00205 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| berlingieri francesco
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| clausole arbitrali e buona fede
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| nota a cass. sez. un. 25 maggio 1976, n. 1877
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| Dir. maritt., s. 3, an. 53 (1978), fasc. 3, pag. 444-456
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d9371; d9300; d30672
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| l' a. critica la sentenza delle sezioni unite della corte di
cassazione, nella parte in cui stabilisce: "puo' l' esigenza della
forma scritta ritenersi soddisfatta anche dal fatto che si renda
accertabile in altro modo la provenienza personale delle vicendevoli
dichiarazioni scritte, a condizione pero' che esse siano pur sempre
specifiche, ossia contengano gli elementi essenziali atti a
configurare da un punto di vista giuridico, la validita' del negozio,
e non si limitino a richiamare genericamente un negozio altrimenti
concluso o, peggio, un formulario da chiunque predisposto, come
avviene per solito nella stipulazione della clausola a mezzo di
relazione meramente generica contenuta in un contratto scritto di
scambio". la corte in sostanza, pur riconoscendo che l' unico
requisito richiesto dalla convenzione di new york e' l' atto scritto,
fonda le proprie deduzioni sull' esigenza della "specificita'" dell'
approvazione.
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| conv. bruxelles 1968 (sulla competenza giurisdizionale)
conv. new york 1958 (sui lodi arbitrali)
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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