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| IDG790600307 | |
| 79.06.00307 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| bonis raimondo
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| nota a cass. sez. i civ. 25 giugno 1977, n. 4795
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| Riv. dir. ipot., an. 20 (1978), fasc. 2, pag. 288-296
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d14105
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| l' a. analizza quattro massime della cassazione emanate in due
sentenze: la sentenza 17 aprile 1971 e quella 25 giugno 1977. esse
pur riguardando la stessa materia, e cioe' lo status giuridico del
conservatore dei registri immobiliari, la natura del rapporto tra il
conservatore e gli utenti del servizio ipotecario in relazione al
pagamento degli emolumenti, si pronunciano in modo diametralmente
opposto. dopo una accurata analisi l' a. aderisce pienamente alla
sentenza della corte di cassazione 17 aprile 1971 n. 1104, la quale
riconosce: "non sussiste alcun collegamento causale ..., tra il
rapporto di pubblico impiego, che lega il conservatore dei registri
immobiliari all' amministrazione finanziaria, e la pretesa dello
stesso conservatore agli emolumenti, in quanto tale pretesa trae la
sua origine, in via diretta o immediata, non dalla sussistenza o
dallo svolgimento dell' anzidetto rapporto di impiego, ma, in virtu'
dell' art. 35 della legge n. 540 del 1943, dal particolare rapporto
che si instaura tra il conservatore e gli utenti dei servizi della
conservatoria, per la prestazione di tali servizi".
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| cass. sez. un. civ. 17 aprile 1971, n. 1104
l. 25 giugno 1943, n. 540
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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