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126216
IDG790600355
79.06.00355 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
marra eugenio
omissione contributiva. pregiudizio sulla misura della pensione
nota a cass. sez. lav. 22 ottobre 1976, n. 3793
Riv. it. prev. soc., an. 31 (1978), fasc. 6, pag. 958-963
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d7032; d70330
l' a. delinea i meccanismi seguenti all' omesso versamento dei contributi assicurativi da parte del datore di lavoro. nel campo previdenziale i contributi non prescritti sono recuperabili tramite l' azione dell' inps e dell' ispettorato del lavoro; per i contributi prescritti vi e' la possibilita' di costituire la rendita vitalizia prevista dall' art. 13 legge n. 1338 del 1962. mancando queste condizioni, per i contributi non prescritti vige la regola dell' automaticita' delle prestazioni, ossia il loro riconoscimento purche' sia provata la sussistenza del rapporto di lavoro; per i contributi prescritti si ha la responsabilita' contrattuale del datore di lavoro per i danni, in base all' art. 2116 comma 2 codice civile, la relativa azione prescrivendosi in 10 anni. nella fattispecie, l' a. condivide l' opinione della sentenza annotata, affermando l' unitarieta' del rapporto previdenziale, seppure posto a coprire sia il rischio dell' invalidita' che della vecchiaia, con effetto, quanto alla prestazione, alternativo preclusivo. liquidata quindi la pensione di invalidita', il danno sta nella differenza tra l' importo teoricamente liquidabile e la pensione di fatto fruita a causa della minore contribuzione.
art. 13 l. 12 agosto 1962, n. 1338 art. 2116 comma 2 c.c. art. 23 ter d.l. 30 giugno 1972, n. 267 l. 11 agosto 1972, n. 485
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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