| l' a. esamina le disposizioni della legge 22 maggio 1975, n. 152
(c.d. legge reale) e del disegno di legge governativo n. 2117 (c.d.
legge reale-bis), varate per far fronte alla situazione dell' ordine
pubblico. in primo luogo l' a. si pone il problema della rispondenza
di tali interventi legislativi ai principi costituzionali che
informano la materia del diritto penale. al quesito viene data una
risposta negativa in quanto l' esame delle norme sia di natura
processuale che di quelle sostanziali, contenute nei provvedimenti in
questione, conferma, a detta dell' a., la progressiva trasformazione
dello stato di diritto in ordinamento di polizia. in seguito l' a. si
sofferma sulle novita' introdotte dal disegno di legge n. 2117, in
relazione alla reale, per verificare se vi sia stato un mutamento
delle strategie di intervento in campo penale, posto che gli elementi
autoritari presenti nella prima legge erano stati giustificati sulla
base dell' eccezionalita' della situazione dell' ordine pubblico.
anche qui viene enunciato un giudizio negativo in quanto, seppur con
maggior articolazione, pure nella nuova legge sono riscontrabili
quelle tendenze che sono state oggetto di critica: ampliamento dei
comportamenti incriminabili, limitazione delle garanzie
costituzionali di liberta', estensione dei poteri della polizia fuori
del controllo del giudice ed esonero di responsabilita' per quest'
ultima.
| |