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126446
IDG790600382
79.06.00382 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
dinacci giampiero
nota a cass. sez. ii civ. 7 luglio 1978, n. 3411
Giur. it., an. 131 (1979), fasc. 3, pt. 1a, pag. 423-424
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d300000; d30288
l' a. esamina il problema della incapacita' naturale chiedendosi se questa comporti privazione totale di coscienza. nonostante che vi sia molto contrasto su questo argomento, sia dottrina che giurisprudenza sembrano ormai concordi nell' affermare che per l' annullamento del testamento si richiede una maggiore intensita' del vizio rispetto a quello che e' sufficiente in materia di atti inter vivos ex art. 428 del codice civile. cosi' la giurisorudenza ha ritenuto irrilevanti gli stati d' ira per l' invalidita' del negozio mortis causa nonche' le stranezze e bizzarrie negli altri tipi di negozi.
art. 428 c.c.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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