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128034
IDG790400122
79.04.00122 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
romano bruno
liberazione politica e liberazione esistenziale. marx, nietzsche e freud
Iustitia, an. 30 (1977), fasc. 2, pag. 178-194
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
f1
l' a. affronta il tema della liberta' e di quale sia l' interpretazione di essa che si afferma nel nostro tempo. l' a. sostiene che l' interpretazione oggi dominante e' quella che, secondo l' espressione di sartre, e' omogenea all' immagine dell' uomo che vuole essere figlio solo a se stesso. l' a. ripercorre i contributi di pensiero che hanno dato vita a questo modello antropologico e analizza le posizioni di marx, nietzsche, freud. per marx l' uomo si libera nella storia, nella prassi collettiva, nella politica. e', questa, una visione negatoria di ogni altra visione della liberta' e deve imporsi con violenza cosi' come per nietzsche, per il quale, pure, la liberta' si realizza nell' agire politico, non intesa, pero', come liberta' nell' uguaglianza, ma liberta' dell' individuo singolo, nell' essere-piu'-forte al di la' del bene e del male. per freud la liberta' e' disponibilita' del proprio inizio e produce se stessa nella prassi. ma nella societa' la liberta' non puo' che incontrare limiti, non puo' piu' crearsi, e da cio' derivano situazioni patologiche e si scatenano aggressivita'. il sociale percio' appare come un elemento psicologicamente patogeno. queste posizioni danno un senso strumentale alla propria esistenza e l' a. afferma che il cammino verso una liberazione autentica puo' essere ripreso dall' uomo se recuperera' il senso esistenziale della morte che solo puo' dare la possibilita' di avvertire il dovere di dare un senso esistenziale alla propria vita.
Ist. filosofia del diritto - Univ. FI PV ROMA



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