| l' a. sottolinea che, oggi, la difesa nell' ambito dell' informazione
pubblica di certe posizioni (come il pluralismo, la differenza fra
fatti e commenti, l' indipendenza) e' necessaria come condizione
perche' si arrivi al "discorso di verita'". oggi, afferma l' a., "si
crede soltanto alle verita' del relativismo", quindi la difesa delle
posizioni indicate consente di contrastare il trionfo della
non-verita'. secondo l' a., il relativismo moderno rappresenta una
sorta di disprezzo della verita', cioe' un rifiuto del "peso della
realta' del reale" come base necessaria della comunicazione.
trascurare l' evidenza del reale adottando un punto di vista
relativistico e' la premessa per l' abbandono del valore stesso dell'
uomo e della sua natura. conseguenza di cio' e' l' assunzione di
quegli atteggiamenti soggettivistici e relativistici che hanno
portato al gulag e trasformato la ricerca della verita' in scontro
fra potenze. contro il relativismo della cultura moderna e le sue
drammatiche contraddizioni, l' a. propone conclusivamente un
coraggioso passaggio da atteggiamenti critici e difensivi alla
costruzione di una teoria positiva dell' informazione, cioe' della
verita'.
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