| l' a. si richiama alla pubblicazione "politica del diritto", dedicata
al tema "corte costituzionale referendum sistema politico" e riporta
sinteticamente il pensiero dei vari autori. per carla e stefano
rodota', la corte costituzionale, nella vicenda dei referendum, ha
assunto il ruolo di legislatore non previsto dalla costituzione; per
ernesto bettinelli, il ruolo della corte costituzionale e' stato
quello di garantire la genuinita' dell' espressione della volonta'
dei cittadini; per valerio onida, il carattere "creativo" della
decisione della corte costituzionale e' rispondente ad esigenze
correttamente individuate; per antonio baldassarre, la corte si e'
appropriata di una discrezionalita' che la costituzione le vieta; per
giovanni tarello, alla corte non spetta di valutare l' ammissibilita'
del referendum in via sistematica; secondo ugo rescigno, le tesi
della corte sulla sua capacita' di interpretare le norme
costituzionali sul referendum aprono "una breccia poderosa contro il
garantismo". l' a. conclude con alcune osservazioni personali sulla
generale convergenza tra i partiti e la corte. rileva, tra l' altro,
che tale convergenza e' conseguenza della incapacita' dei partiti di
porsi come corretti canali di convogliamento della domanda politica,
che percio' si esprime attraverso i referendum. non potendo i partiti
strangolare con iniziative proprie tale istituto, accettano di buon
grado che il nodo venga sciolto d' autorita' dalla corte.
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