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128180
IDG790600874
79.06.00874 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
piraino salvatore
esecutivita' e giudicato nelle sentenze del giudice amministrativo
Riv. trim. dir. proc. civ., an. 33 (1979), fasc. 1, pag. 199-240
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d4170; d15307; d15305; d408
la questione discussa riguarda il rapporto fra esecutivita' e definitivita' della sentenza del giudice amministrativo; l' argomento viene sviluppato nella prima parte in termini piu' generali, tenendo presente la dottrina processualistica e richiamando i problemi che si agitano intorno a questo tema: della sentenza come atto conclusivo del giudizio, in se' perfetta; dell' autorita', esecutivita', esecutorieta', immutabilita' della stessa; del significato del doppio grado del giudizio; della "certezza legale" della realta' giuridica da essa espressa. nella seconda parte l' argomento si restringe al solo campo amministrativo: l' a. approfondisce il senso dell' art. 33 della legge istitutiva dei tribunali amministrativi regionali ed afferma che con esso il legislatore ha voluto porre un principio generale, che vale dunque sia per le sentenze di rigetto che per quelle di accoglimento. a proposito di queste ultime, si pone il problema della configurabilita' di un rapporto fra l' art. 53 e l' art. 37 della stessa legge, relativo quest' ultimo al giudizio di ottemperanza: a tal fine l' a. dimostra che non per tutte le sentenze, ma solo per quelle passate in giudicato si puo' far luogo al suddetto giudizio.
art. 33 l. 6 dicembre 1971, n. 314 art. 37 l. 6 dicembre 1971, n. 314
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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