| la questione dell' assistenza giudiziaria ai non abbienti e'
affrontata con un iniziale riferimento all' art. 24 comma 3 della
costituzione, la cui portata, secondo l' a., e' tale da
ricomprendere, contrariamente a quanto e' stato affermato dalla corte
costituzionale, anche forme di consulenza e assistenza legale
stragiudiziale. considerate, dunque, le finalita' dell' assistenza
giudiziaria, si rende necessaria, secondo l' a., una riorganizzazione
della professione forense, con la istituzione di centri di consulenza
ed assistenza che perseguano una finalita' integrativa dei compiti
della libera avvocatura, della quale non si auspica dunque la
scomparsa. quanto alla determinazione dell' ambito soggettivo dell'
assistenza, l' a. suggerisce l' elaborazione di un sistema che
risponda al carattere relativo del concetto di non abbienza; che
permetta di stabilire la forma economicamente piu' adeguata di
partecipazione alle spese del non abbiente, che sia tale non in modo
assoluto; che consenta allo stesso la conoscenza del sacrficio
economico da affrontare a tutela dei propri diritti. per la
definizione dell' ambito oggettivo, propone il criterio della "non
manifesta infondatezza", da accertarsi con meccanismi semplici e
razionali. riaffermata la validita' di una consulenza stragiudiziale,
che in termini economici potrebbe essere conveniente nella misura in
cui evita il giudizio, ribadita la necessita' di far ricorso alla
organizzazione di pubblici uffici di assistenza ai quali delegare
anche la funzione di sottrarre i potenziali utenti ad uno status di
diffidenza verso il mondo del diritto e dei suoi operatori, l' a.
esamina la questione dell' assistenza gratuita in relazione alle
controversie di modesta entita', per le quali si verifica una
sproporzione fra costi e ricavi: in proposito conviene sulla
inopportunita' dell' assistenza, auspicando pero' il sorgere, in capo
al giudice, di una serie di poteri di direzione non solo formale, ma
anche materiale del procedimento, per evitare che l' assenza dell'
avvocato finisca col far prevalere la iarte economicamente e
culturalmente piu' dotata.
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