| l' a. afferma che la prevenzione, intesa come attivita' diretta a
ridurre la pericolosita' di un' attivita' produttiva, presenta
aspetti di particolare complessita' operativa per quelle attivita'
che per la loro natura sono considerate obiettivamente pericolose e
per le quali il limite di pericolosita' non puo' essere abbassato al
di sotto di un certo limite. l' a. si riferisce all' esercizio di
attivita' elettriche, con riguardo anche agli impianti idroelettrici
ed elettronucleari. per queste attivita' l' a. ritiene, come fonte
primaria di prevenzione, la normativa di ciascun paese sulla
prevenzione degli infortuni sul lavoro e, per le attivita'
elettronucleari, le convenzioni internazionali per le quali gli
esercenti tali attivita' ricorrono, per coprirsi in via assicurativa,
presso appositi pools nucleari. se questo e' valido per i rischi di
responsabilita' civile verso i terzi, non lo e' altrettanto per i
rischi relativi ai "guasti macchine". molti pools, infatti, non
coprono i "guasti macchina". l' a. riferisce che, a seguito di cio',
negli stati uniti e in europa sono sorte delle mutue fra esercenti di
impianti nucleari sulle quali si intrattiene dal punto di vista
economico, funzionale e giuridico.
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