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| IDG790601456 | |
| 79.06.01456 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| dogliotti massimo
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| diritti del minore, riconoscimento del figlio naturale e ratio legis
dell' art. 250 c.c.
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| nota a app. trento 14 ottobre 1977
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| Giur. merito, an. 11 (1979), fasc. 3, pt. 1, pag. 600-604
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d30135
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| l' a. rileva che dalla pronuncia che annota emerge la tesi che il
procedimento di autorizzazione al riconoscimento del figlio naturale
infrasedicenne, in caso di opposizione dell' altro coniuge,
appartiene alla volontaria giurisdizione e come tale il gravame
avverso la decisione del tribunale dei minorenni non puo' assumere
che la forma del reclamo, secondo le disposizioni comuni ai
procedimenti in camera di consiglio ex art. 737 e seguenti codice
procedura civile. l' importanza della pronuncia annotata pero',
secondo l' a., va al di la' della risoluzione di una questione di
rito, ampliando il discorso al problema della valutazione dell'
interesse del minore, del quale segue l' evoluzione sino alle
affermazioni della giurisprudenza di questi ultimi anni, che
decisamente afferma la sussistenza di diritti del minore, e alla
nuova normativa attuata con la riforma del diritto di famiglia, la
quale limita il potere discrezionale del genitore che effettua il
riconoscimento, per una piu' efficace tutela del prevalente interesse
del minore, su cui poggia la ratio della inefficacia del
riconoscimento senza l' assenso del figlio ultrasedicenne, mirante a
una sempre piu' efficace e diffusa tutela della personalita' del
minore.
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| art. 250 c.c.
art. 739 c.p.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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