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| IDG790900417 | |
| 79.09.00417 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| pittaro paolo
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| e' possibile eliminare una condanna a pena illegittima dopo il
passaggio in giudicato della sentenza?
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| nota a pret. milano 7 gennaio 1978
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| Riv. it. dir. proc. pen., an. 22 (1979), fasc. 1, pag. 358-368
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d5000; d623; d6421
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| passata in giudicato una condanna irrogante cumulativamente arresto e
ammenda in palese violazione dell' art. 1 codice penale essendo tali
sanzioni previste solo alternativamente, l' annotato provvedimento
risolve per l' inesistenza della pena comminata per seconda.
evidentemente non ci si puo' richiamare alle nullita', la rilevanza
negativa delle quali si esaurisce con il giudicato e la cui
disciplina e' tassativa. in sede di esecuzione, rilevabile e' solo l'
inesistenza della sentenza, ma la previsione del lamentato vizio come
motivo di ricorso, la esclude; ne' a tal fine vale richiamarsi al
concetto di inesigibilita', avendosi nel caso de qua solo un comando
ineseguibile e non un provvedimento inesistente. la soluzione puo'
essere data dal combinato disposto degli artt. 628 e 631 codice
procedura penale: se e' vero che l' art. 628 consente la
procedibilita' d' ufficio, e che l' art. 630 stabilisce varie
incombenze la cui inosservanza fa si' che ci si trovi (come in questo
caso) a un provvedimento c.d. de plano la cui nullita' e' ricorribile
in cassazione ex art. 631, il caso de qua sara' risolvibile mediante
tale ricorso, ricorso comunque configurabile vertendosi in atto dal
contenuto abnorme.
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| art. 1 c.p.
art. 628 c.p.p.
art. 630 c.p.p.
art. 631 c.p.p.
art. 15 r.d. 18 giugno 1931, n. 773
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| Ist. dir. penale - Univ. TO
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