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| IDG790900427 | |
| 79.09.00427 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| ubertis giulio, paltrinieri vincenzo
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| intercettazioni telefoniche e diritto umano alla privatezza nel
processo penale
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| contributo al xii congresso internazionale di diritto penale,
amburgo, settembre 1979
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| Riv. it. dir. proc. pen., an. 22 (1979), fasc. 2, pag. 593-607
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d6145; d04012
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| se la sentenza costituzionale n. 34 del 1973 ha inciso sulla
disciplina delle intercettazioni telefoniche del 1974 in senso
chiaramente garantista, con ampie garanzie tecniche e giuridiche,
netta involuzione rappresenta la legge 191 del 1978: se e'
discutibile la soppressione del limite massimo di durata delle
intercettazioni, consentendosene indefinita proroga, la possibilita'
di orale autorizzazione, senza tassativa previsione dei casi di
applicabilita', desta dubbi di incostituzionalita' per il pericolo di
un occultamento delle originarie ragioni, potendo ben la motivazione
ex post essere inquinata da elementi non sussistenti al momento della
concessa autorizzazione, come l' utilizzazione delle c.d. sale d'
ascolto apre la strada a possibili abusi; le intercettazioni
acquistano effetto probatorio anche in procedimenti diversi; per di
piu' sono divenute lecite le intercettazioni preventive, prescindenti
dalla sussistenza di indizi di reato o dalla esistenza di un
procedimento penale in corso. la vigente normativa sembra quindi
contrastare con la convenzione europea dei diritti dell' uomo e col
patto internazionale sui diritti civili e politici.
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| c. cost. 4-6 aprile 1973, n. 34
l. 18 giugno 1955, n. 517
l. 8 aprile 1974, n. 98
l. 18 maggio 1978, n. 191
art. 15 cost.
art. 226 c.p.p.
art. 226 bis c.p.p.
art. 226 ter c.p.p.
art. 226 quater c.p.p.
art. 226 quinquies c.p.p.
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| Ist. dir. penale - Univ. TO
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