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128775
IDG790900463
79.09.00463 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
bargis marta
il coimputato persona offesa tra testimonianza ed interrogatorio libero
nota a cass. sez. i pen. 16 novembre 1977
Giur. it., an. 131 (1979), fasc. 3, pt. 2, pag. 111-116
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d6146; d613
l' a. afferma che in giurisprudenza e in buona parte della dottrina si e' sostenuto che la persona offesa puo' testimoniare come ogni altra persona ex artt. 300, 306, 408 del codice di procedura penale e che non sia applicabile l' art. 348 quando l' imputato di reato connesso sia persona offesa dal reato rispetto al quale e' chiamato a deporre. l' a. concorda con l' opinione della giurisprudenza secondo cui l' obbligo di citare quale teste l' offeso, deve essere riferito al caso normale in cui "non concorra la qualifica di imputato". se, invece, si verifica l' ipotesi opposta e' necessario tutelare l' interesse prevalente in modo che non venga violato il diritto di difesa del coimputato. relativamente alla possibilita' per il giudice di trarre dalle dichiarazioni dei coimputati elementi e indizi utilizzabili, l' a. sostiene che, successivamente alla novella del 1977, l' interrogatorio libero funga da surrogato di quello del coimputato con possibilita' di utilizzazione di quegli indirizzi ed elementi che trovino conferma nella circostanza del procedimento.
art. 300 c.p.p. art. 306 c.p.p. art. 348 c.p.p. art. 348 bis c.p.p. art. 408 c.p.p. l. 8 agosto 1977, n. 534
Ist. dir. penale - Univ. TO



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