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| IDG790601148 | |
| 79.06.01148 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| annunziata michele
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| per una rilettura dell' art. 4 della legge sul contenzioso
amministrativo
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| Giust. civ., an. 29 (1979), fasc. 6, pt. 4, pag. 125-127
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d1520
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| il problema di stabilire i veri limiti del divieto di annullare gli
atti amministrativi da parte del giudice ordinario e' impresa non
facile a piu' di un secolo dall' entrata in vigore della norma che lo
prevede. l' a. osserva che la lettura dell' art. 4 l. 20 marzo 1865
n. 2248 deve essere fatta alla luce dei principi del nostro
ordinamento che disciplinano quel rapporto o materia che e' all'
esame del giudice, in cui si controverta intorno a un atto
amministrativo. nel condurre la ricerca in parola l' interprete deve
tenere presenti tutte quelle ragioni che sul piano giuridico fanno
venire meno l' esigenza che sta alla base del divieto di annullamento
dell' atto amministrativo. queste ragioni possono consistere, oltre
che nella espressa previsione legislativa derogatoria, nel tenere
principalmente presente che l' art. 24 costituzione riconosce a tutti
la tutela dei propri diritti in giudizio; nel considerare che il
comportamento della pubblica amministrazione e' uscito fuori dagli
schemi legali per cui non puo' dar luogo a un atto amministrativo
vero e proprio e quindi non puo' godere del privilegio di essere
immune dai poteri del giudice; nel rilevare che l' atto
amministrativo e' andato oltre i suoi limiti temporali e spaziali.
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| art. 4 l. 20 marzo 1865, n. 2248
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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