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Documento


129969
IDG791000585
79.10.00585 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
cosciani cesare
struttura dei sistemi tributari e loro riforma
comunicazione presentata al "seminario iberoamericano sobre reformas fiscales" tenuto nell' universidad hispanoamericana santa maria de la rabida, 21-26 giugno 1978
Dir. prat. trib., an. 50 (1979), fasc. 3, pt. 1, pag. 505-518
d22; d21
ricordato che un sistema tributario moderno deve rispondere sia all' esigenza di coprire le spese necessarie perche' lo stato possa produrre beni e servizi pubblici sia a quella di concorrere al conseguimento degli obiettivi di politica economica di ogni stato moderno con un minimo di costi sociali, l' a. osserva che le singole imposte devono essere congegnate in modo da non ostacolare il conseguimento di detti obiettivi e che il sistema tributario non deve essere sottoposto a frequenti e sostanziali riforme di struttura e deve presentarsi flessibile, efficiente, aperto e coordinato. il prelievo globale di uno stato moderno deve provenire da 2 imposizioni fondamentali, integrate da altre a carattere complementare: un' imposta personale sul reddito globale delle persone fisiche a carattere progressivo ed ampia base (affiancata, qualora si esiga un gettito molto elevato rapportato al reddito nazionale, da un' imposta sul reddito commisurato al valore patrimoniale ad un tasso moderato ed integrata, nelle economie piu' avanzate, da un' imposta sulle persone giuridiche per evitare salti nel pagamento dei tributi) ed un' imposta generale sui consumi atta a discriminare nell' ultimo stadio i tassi d' imposizione a seconda della natura del bene consumato (affiancata da un' imposta su particolari consumi generalmente su base specifica e da imposte "ad valorem" per ottenere una migliore qualificazione nella destinazione del reddito tra i vari consumi). con altre forme di imposizione si possono raggiungere ulteriori obiettivi di politica finanziaria, quale quello di colpire quelle forme di arricchimenti che non possono essere inclusi nel reddito imponibile (imposta sugli incrementi di valore patrimoniale) e di attenuare l' eccessiva concentrazione dei patrimoni (imposta sulle successioni e donazioni). osservato che la struttura tributaria varia sia in funzione del livello del reddito nazionale nel suo ammontare assoluto e nelle sue componenti macroeconomiche sia col cambiamento dell' equilibrio sociologico e politico e che il giudizio su di un sistema tributario non puo' limitarsi ad un esame di strutture esterne o di rapporti percentuali tra gruppi di imposte, l' a. illustra il significato dei 2 momenti della riforma tributaria italiana, accomunati dal proposito del legislatore di tendere la distribuzione dell' onere fiscale piu' perequato, di ridurre l' evasione e le esenzioni e di dare maggiori garanzie al contribuente e differenziati dal minor rilievo strutturale e maggiore gradualita' della prima riforma a fronte dell' effettuazione unitemporale e del carattere generale della seconda. l' a. esprime un giudizio globale sostanzialmente favorevole sulla recente riforma.
l. 9 ottobre 1971, n. 825
Ist. dir. tributario - Univ. GE



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