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| IDG790601602 | |
| 79.06.01602 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| ricci maurizio
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| aspetti giuridici del diritto allo studio
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| Dir. lav., an. 50 (1976), fasc. 2, pt. 1, pag. 114-124
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d04121; d7448
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| premesso che il riconoscimento del diritto all' istruzione e' sancito
nella carta costituzionale (art. 34), e che il diritto allo studio e'
stato introdotto nella contrattazione collettiva per rispondere ad
esigenze di formazione dei lavoratori, l' a. lo configura come un
diritto soggettivo attribuito al singolo lavoratore, ma programmabile
e gestibile solo in termini collettivi, in quanto condizionato
sospensivamente alla garanzia dello svolgimento dell' attivita'
produttiva. il datore di lavoro, dal canto suo, osserva l' a., ha
diritto a contrattare collettivamente le modalita' di esercizio del
diritto in esame, al fine di garantirsi il normale funzionamento del
processo produttivo. l' a. quindi, dopo aver definito come possa
qualificarsi il diritto in questione attraverso l' analisi specifica
delle clausole contenute nell' art. 28 del contratto collettivo
nazionale per gli addetti all' industria metalmeccanica (19 aprile
1973), assunto a titolo esemplificativo, affronta alcuni problemi
interpretativi ed applicativi della suddetta norma, ponendosi il
problema se il diritto scaturente dal citato art. 28 sia cumulabile
da parte di uno stesso lavoratore con quello rivendicato dai
lavoratori studenti ex art. 29 dello stesso contratto, ponendo in
evidenza le opinioni a volte discordanti in merito.
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| art. 34 cost.
art. 10 l. 20 maggio 1970, n. 300
art. 28 contr. coll. naz. lav. industria metalmeccanica 19 aprile 197
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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