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| IDG790601985 | |
| 79.06.01985 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| azzariti giuseppe
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| valutazione dei beni per la determinazione della lesione di legittima
e per la sua integrazione e modalita' di esecuzione della riduzione
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| nota a cass. sez. ii civ. 21 gennaio 1978, n. 269
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| Giur. it., an. 131 (1979), fasc. 11, pt. 1a, pag. 1739-1742
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| d3029
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| l' a. richiama l' attenzione sui problemi presi in esame e sulle
soluzioni all' uopo adottate dalla sentenza annotata. per primo i
problemi ex art. 588 c.c., che costituisce il fondamento giuridico
della prima massima: la istituzione di erede ex re certa, che
comporti l' attribuzione di una quota ideale di beni del testatore,
e' a titolo di erede, e va individuata attraverso l' elemento
subiettivo della volonta' del testatore. l' a. rileva poi che la
sentenza contiene l' esattissima affermazione che, ai fini della
divisione tra i coeredi, la stima dei beni ereditari vada fatta
secondo i valori attuali al momento della divisione ex art. 726 c.c.,
e che occorra invece, per la integrazione della quota del
legittimario, avere riguardo al valore dei beni al tempo dell'
apertura della successione testamentaria, giusta la previsione dell'
art. 554 c.c.. l' a. esamina infine le varie norme dettate dal
legislatore per la reintegrazione della quota riservata ai
legittimari, rilevando come l' azione di riduzione valga a stabilire
dei rapporti tra il legittimario ed i successori testamentari ed i
donatori che abbiano conseguito beni del de cuius per un ammontare
superiore a quello disponibile, e non tra i legittimari e l' eredita'
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| art. 554 c.c.
art. 588 c.c.
art. 726 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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