| l' a. rileva che i cattolici, di fronte al dilagare del marxismo a
fine secolo xix, reagirono ispirandosi ai principi e alle teorie
sociali del cristianesimo, che trovarono una adeguata elaborazione
nelle encicliche di leone xiii. afferma che la piu' importante tra
queste e' la "rerum novarum" perche', da un lato, rappresenta l'
espressione piu' viva della prima reazione cattolica al marxismo,
dall' altro segna una presa di posizione di tutta la chiesa di fronte
alla questione operaia. nota che nella "rerum novarum" la reazione
contro il marxismo fu piu' energica di quella contro gli errori del
liberalismo in quanto il papa vide nel marxismo, che si presentava
con una propria concezione della vita, una funesta minaccia alla
civilta' cristiana. osserva che l' enciclica pontificia evidenzio' il
vizio d' origine del marxismo, cioe' la convinzione che tutti gli
uomini potessero diventare uguali, contrapponendo quindi all' utopico
ottimismo marxista il realismo cristiano. mette in luce che la "rerum
novarum" dimostro' l' inconciliabilita' tra la dottrina cristiana e
quella marxista. conclude affermando che l' enciclica stimolo' fra i
cattolici italiani il sorgere di nuove idee e di nuovi movimenti.
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