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| IDG790601569 | |
| 79.06.01569 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| di nubila vincenzo
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| statuto dei lavoratori, enti pubblici, rappresentativita' dei
sindacati alla stregua della legge 18 novembre 1977, n. 902
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| nota a pret. genova 16 ottobre 1978
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| Riv. giur. lav. prev. soc., an. 30 (1979), fasc. 1, pt. 2, pag.
193-202
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d7110
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| la sentenza annotata espone i criteri per il riconoscimento di
"maggiore rappresentativita'" di un' organizzazione sindacale per gli
effetti di cui agli artt. 19, 23 e 28 della legge 20 maggio 1970, n.
300 e, a questo fine, tiene conto della legge 18 novembre 1977, n.
902, sulla ripartizione dei patrimoni delle disciolte corporazioni
fasciste. questa legge, osserva l' a., incide infatti sul concetto di
"maggiore rappresentativita'", avendo nominalmente indicato le
confederazioni dei lavoratori interessate alla ripartizione del 93%
dei suddetti patrimoni, con procedimento proprio piu' dell' atto
amministrativo di ricognizione che della legge in senso formale. al
contrario, quelle associazioni sindacali che, in seguito ad apposita
domanda, ottengono con decreto ministeriale il diritto alla
ripartizione del restante 7%, non per questo acquistano
automaticamente una maggiore rappresentativita' sul piano nazionale,
poiche', come giustamente stabilisce la sentenza, cio' equivarrebbe a
snaturare l' art. 19 della legge 20 maggio 1970. in sostanza il
requisito della rappresentativita' deve essere valutato in base all'
effettiva capacita' del sindacato di raccogliere deleghe o voti, in
tutto il territorio e in tutto l' arco delle categorie.
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| art. 19 l. 20 maggio 1970, n. 300
art. 23 l. 20 maggio 1970, n. 300
art. 28 l. 20 maggio 1970, n. 300
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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