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130253
IDG790601591
79.06.01591 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
ghetti giulio
nuove incertezze in tema di competenza giurisdizionale sulle controversie di lavoro dei dipendenti da aziende municipalizzate di pubblici servizi
nota a cass. sez. un. 20 marzo 1978, n. 1375 cons. stato ad. plen. 24 febbraio 1978, n. 9
Riv. dir. lav., an. 30 (1978), fasc. 4, pt. 2, pag. 732-737
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d76; d4021; d1435
il consiglio di stato si e' recentemente adeguato all' orientamento della cassazione, riconoscendo la giurisdizione del giudice ordinario sulle controversie di lavoro dei dipendenti di enti pubblici economici, ad esclusione di quelle ove sia in discussione la legittimita' dei provvedimenti autorizzativi nei quali si estrinseca il potere organizzatorio dell' ente. tale eccezione sembra tuttavia abolita dalla legge n. 533 del 1973 che, in pratica, conferisce una sorta di giurisdizione esclusiva al giudice ordinario. per quanto concerne il parallelo problema della competenza giurisdizionale sulle controversie di lavoro dei dipendenti di aziende municipalizzate, la sentenza annotata della cassazione sottrae alla competenza del giudice ordinario le controversie relative a rapporti di lavoro con aziende municipali esercenti il servizio di nettezza urbana. cio' e' motivato dal fatto che la struttura organizzativa incaricata del servizio in questione e' priva del connotato economico. questa distinzione nell' ambito delle aziende municipalizzate, sulla base che il servizio svolto possa costituire o meno oggetto di attivita' imprenditoriale, non e' ripresa dal consiglio di stato che, nella sentenza annotata, si limita a ribadire la linea interpretativa tradizionale; a prevedere cioe' la competenza del giudice ordinario, con l' eccezione rappresentata dalle controversie nascenti da un provvedimento amministrativo collegato all' esercizio dei poteri di autorganizzazione dell' ente. l' a., criticando l' operato del consiglio di stato, rileva che l' applicazione sic et simpliciter di un principio interpretativo consolidato e' sempre pericolosa perche' rischia di soffocare le caratteristiche specifiche della fattispecie concreta, adattandole e talora forzandole, affinche' il principio possa essere applicato.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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