| l' a. traccia un quadro di quelli che secondo lui dovrebbero essere i
caratteri del concorso notarile, condotto all' insegna di una ricerca
piu' seria e profonda possibile della reale preparazione del
candidato: da un lato si sottolinea l' importanza della pratica
notarile svolta, raccomandando un consapevole e responsabile impegno
del notaio nella formazione del giovane aspirante notaio, dall' altro
si pone accento non minore sulla cultura teorica (non solo
nozionistica), che dovra' trovare il modo di riflettersi nelle prove
scritte. da parte degli esaminatori, occorrera' massima comprensione
ai fini di mettere il candidato a proprio agio, intelligenza nella
formulazione dei temi, ma massima severita' in sede di (calma e
paziente) valutazione. segue poi una vivace invettiva contro il
flagello dei concorsi per titoli, che come non possono avvenire per i
magistrati, giammai lo dovranno per i notai. si raccomanda infine una
costante e accurata opera di aggiornamento da parte del notaio, si'
che veramente gli si confacciano qualifica e ruolo di iuris peritus.
| |