| l' a. si intrattiene sulle caratteristiche peculiari della
centralita' dei partiti nel sistema politico italiano per affrontare,
successivamente, il problema della crisi del partito di massa. l' a.
indica le linee attraverso cui spiegare la crisi del partito di massa
nelle sue molteplici funzioni. secondo una prima valutazione, tale
crisi e' un fenomeno passeggero in quanto la "concorrenza" che viene
fatta al partito di massa dai movimenti collettivi non potra' durare
per mancanza in essi di organizzazione; secondo un' altra
valutazione, la crisi del partito di massa va intesa come un fenomeno
risultante dalla societa' capitalistica avanzata che provoca la
trasformazione del partito in una nuova forma di autolegittimazione
della societa' capitalistica stessa; secondo una terza valutazione,
la crisi non e' determinata dalla societa' capitalistica nell'
attuale livello di sviluppo ma, al contrario, e' il costo politico
delle trasformazioni del sistema politico italiano a seguito del
processo di inserimento della classe operaia nella direzione dello
stato; secondo una quarta interpretazione, la crisi del partito di
massa e' la conseguenza di un eccesso di domanda politica che ha
messo in crisi il sistema politico; secondo una quinta
interpretazione, la crisi e' da attribuirsi all' occupazione
persistente del sistema politico da parte del centro che viene
costantemente alimentato dalle contraddizioni interne alle opposte
ali dello schieramento politico di destra e di sinistra. l' a.
conclude affermando che, malgrado la crisi, il partito di massa resta
la forma fondamentale di organizzazione della societa' politica.
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