| l' a. rileva che fra le molte ragioni che hanno determinato la crisi
del diritto positivo assume speciale rilievo la circostanza che,
particolarmente negli ultimi decenni, il pensiero giuridico
post-romanistico si e' trovato di fronte, da un lato, all' istanza
giusnaturalistica e, dall' altro, alla richiesta di avvicinamento, se
non di identificazione, con le emergenti realta' sociali, richiesta
che ha fatto talvolta pensare alla possibilita' di risolvere il
diritto in altre forme di attivita' come l' economia o la politica in
senso lato. l' a. ritiene che il senso della dimensione "non piu'
giuridica" o "quasi giuridica" puo' rifarsi al binomio di stato e
partito (unico), nel modo in cui esso e' colto dall' analisi di m.
gilas. la figura messa in rilievo da gilas dello stato-partito, o del
partito come super-stato, comporta un punto di vista per cui l'
autorita' e' assunta come bi-dimensionale: essa opera infatti, oltre
che nella dimensione giuridica, anche in una dimensione extra o sopra
giuridica. tale situazione si e' verificata nello stato sovietico nel
quale l' ordine giuridico non si pone come il contesto normale e il
modo obbligato di esercizio dell' autorita', ma costituisce uno
strumento di cui l' autorita' e', volta per volta, libera di farne o
non farne uso.
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