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130964
IDG800200237
80.02.00237 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
schiavone aldo
"il nome" e "la cosa". appunti sulla romanistica di emilio betti
Quad. fior. st. pens. giur. mod., vol. 7, (1978), pag. 293-310
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
s7038; f31; f87; s163; f76; s1112
intuizione e assunto metodologico sul quale si fonda il lavoro romanistico di e. betti: utilizzazione di categorie "dogmatiche" "odierne" per la ricostruzione storica del diritto romano. polemica di e. betti con arangio-ruiz e defrancisci. individuazione della logica della "cosa" romana nella "spontaneita'" di un movimento creativo privo di autoriflessione. costruzione riflessiva e sistema quali fondamenti logici dei "nomi" moderni. metafora della "cosa" e del "nome" come momento della riflessione bettiana che, per effetto della specificita' dell' oggetto (il diritto romano) rileva l' intuizione di un rapporto tra passato e presente fondato sulla "continuita'" e sul "primato logico" del diritto odierno su ogni fase precedente. definizione del modello ideale di giurista-storico. distacco di e. betti dalla pandettistica. proposta di una vera e propria rigenerazione della scienza giuridica "odierna" al centro del lavoro romanistico di e. betti: critica.
Ist. storia del diritto - Univ. MI PV



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