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131466
IDG800900444
80.09.00444 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
cicala mario
la legislazione contro il rumore industriale ed ambientale in italia
relazione per il congresso internazionale medico: l' uomo e il rumore: problemi biologici, audiologici, industriali e giuridici, torino, 7-10 giugno 1975
Giur. merito, an. 7 (1975), fasc. 4-5, pt. 4, pag. 212-228
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d304113; d52003; d5350; d777
l' a. individua 4 partizioni fondamentali nell' ambito della legislazione italiana sui rumori. la prima, disciplinata dal codice civile, trova nella tollerabilita' il criterio scriminante che non puo' essere superato e che permette una larga discrezionalita'. la seconda partizione e' regolata dal codice penale che prevede una doppia ipotesi: quella di chi disturbi le occupazioni e il riposo delle persone e quella di chi esercita una professione rumorosa contro le disposizioni di legge e le prescrizioni dell' autorita'. l' a. nota che anche l' esercizio di un diritto costituzionale quale la liberta' di pensiero deve essere contemperato con le esigenze della normale convivenza. terzo settore e' quello regolato dal diritto del lavoro in cui al di la' del generico obbligo di contenere l' intensita' del rumore nel luogo di lavoro, saranno le rappresentanze sindacali aziendali a controllare l' applicazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. ultimo settore e' quello regolato nella legge sulla circolazione stradale.
art. 844 c.c. art. 659 c.p. art. 23 d.p.r. 19 marzo 1956, n. 303 art. 112 d.p.r. 15 giugno 1959, n. 393
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