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131727
IDG800700080
80.07.00080 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
recchi paolo
le successioni "mortis causa" nelle terre di riforma e la giurisprudenza
rassegna di giurisprudenza
Nuovo dir. agr., an. 6 (1979), fasc. 3, pag. 373-382
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
d91188
l' a. puntualizza brevemente lo stato della legislazione e dell' interpretazione giurisprudenziale in materia di successione mortis causa nelle terre di riforma, soffermandosi in particolare sul problema della successione nei terreni riscattati dall' assegnatario ai sensi dell' art. 1 legge n. 379 del 1967. ritiene che spetti al tribunale la competenza in tema di controversie tra piu' discendenti dell' assegnatario deceduto prima dell' acquisto della proprieta' e che il rito da seguire sia quello camerale. ritiene ancora che la successione spetti esclusivamente ad uno degli eredi legittimi, il quale dovra' tuttavia possedere i requisiti di idoneita' previsti dalla legge. l' a. pone in rilievo l' irrilevanza del nuovo diritto di famiglia sia per quanto concerne la successione nell' assegnazione che per quanto concerne la successione nella proprieta' che, a suo avviso, continuano ad essere regolate dalle norme speciali. conclude evidenziando alcuni profili di incostituzionalita' della normativa laddove viola i legittimi interessi di coloro che hanno collaborato con l' assegnatario nella conduzione e non si identificano nel discendente o coerede prescelto.
art. 16 l. 12 maggio 1950, n. 230 art. 19 l. 12 maggio 1950, n. 230 art. 7 l. 29 maggio 1967, n. 379 l. 3 giugno 1940, n. 1078 art. 10 l. 3 aprile 1976, n. 386
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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