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131753
IDG800900473
80.09.00473 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
liebman enrico tullio
sentenza e cosa giudicata: recenti polemiche
Riv. dir. proc., s. 2, an. 35 (1980), fasc. 1, pag. 1-25
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d40720; d408
l' a. affronta il tema della sentenza e della sua efficacia riaffermando, contro recenti osservazioni critiche, l' autonomo valore della sentenza di primo e poi di secondo grado anche se soggette ad impugnazione e nella prospettiva di un processo protratto in successive istanze; l' efficacia della sentenza di merito nei suoi vari aspetti dichiarativo, costitutivo ed esecutivo prima e indipendentemente dal suo passaggio in giudicato e percio' la distinzione di questa efficacia dall' autoria' della cosa giudicata; l' estendersi di essa oltre i limiti di tale autorita' e quindi anche ai terzi; infine la legittimazione dei terzi a dimostrare l' ingiustizia della sentenza e pertanto a respingere l' opportunita' della sentenza stessa nei loro confronti.
art. 295 c.p.c. art. 324 c.p.c. art. 327 c.p.c. art. 337 c.p.c. art. 395 c.p.c. art. 397 c.p.c. art. 1306 c.c. art. 1485 c.c. art. 1952 c.c. art. 2859 c.c. art. 2870 c.c. art. 2909 c.c.
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