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131755
IDG800900475
80.09.00475 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
tavormina valerio
azione di impugnativa e potere di impugnazione
Riv. dir. proc., s. 2, an. 35 (1980), fasc. 1, pag. 43-91
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d420
premesso che solo l' individuazione del "merito" della impugnazione puo' consentire di definire compiutamente il potere esercitato tramite la proposizione dei singoli mezzi di impugnazione ed in particolare di accertarne l' eventuale coincidenza con quello esercitato o esercitabile in prime cure, l' a. si propone di individuare l' oggetto o "merito" di ogni singolo gravame per porlo a raffronto con quello del giudizio di primo grado. se ne scaturira' un giudizio di identita', vorra' dire che ci troviamo di fronte ad una sequenza di procedimenti in cui si reitera l' esercizio dello stesso potere e cioe' dell' azione; se il raffronto porra' in evidenza delle differenze, si dovra' invece concludere di aver individuato (anche) un potere (e magari piu' di uno) diverso dall' azione, nonche' dei procedimenti nei quali l' azione non e' la sola ad essere esercitata o magari non e' esercitata affatto. in questa prospettiva, pertanto, l' a. procede nella sua indagine cominciando proprio col definire il "merito" di ogni singolo gravame.
art. 345 c.p.c. art. 353 c.p.c. art. 354 c.p.c. art. 360 c.p.c. art. 395 c.p.c. art. 404 c.p.c. art. 2901 c.c. art. 2908 c.c. art. 24 cost.
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