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| IDG801200050 | |
| 80.12.00050 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| cognetti stefano
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| l' art. 13 dello statuto dei lavoratori e la disciplina formale del
rapporto di pubblico impiego
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| nota a cons. stato, ad. plen., 4 novembre 1977, n. 17
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| Foro it., an. 103 (1978), fasc. 10, pt. 3, pag. 522-526
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d143; d7406
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| l' art. 37 dello statuto dei lavoratori (legge n. 300 del 1970),
prevedendo l' applicazione dello statuto anche ai pubblici
dipendenti, salvo che la materia non sia regolata da norme speciali,
ha dato luogo a tre diverse interpretazioni, una restrittiva, una
estensiva ed infine una intermedia che propende per un compromesso
interpretativo e che e' quella preferita dall' a.. in pratica si
tratta di cercare un adeguato contemperamento tra le norme sul
pubblico impiego e quanto stabilito dallo statuto. la decisione del
consiglio di stato propende invece per la tesi restrittiva, ritenendo
che l' art. 13 dello stesso statuto, che prevede il trattamento
relativo al ruolo superiore quando vengano svolte mansioni superiori,
sia in contrasto con i rigidi criteri di qualifiche e retribuzioni
del pubblico impiego. l' a. rileva l' effettiva difficolta' di una
chiara soluzione del problema ed analizza quindi i rapporti tra i due
sistemi normativi (pubblico e privato), arrivando alla conclusione
che, o nel pubblico impiego si considera illegittimo il far svolgere
mansioni superiori e quindi non si ammette l' applicabilita' dell'
art. 13, oppure, se si accetta tale figura, non si puo' negare anche
in tale settore l' applicazione dello stesso articolo.
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| art. 37 l. 20 maggio 1970, n. 300
art. 13 l. 20 maggio 1970, n. 300
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| Centro diretto da I. Ciampi D'Elia - IDG Firenze
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