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| IDG801200054 | |
| 80.12.00054 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| caccin riccardo
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| limiti alla proprieta' privata e legge 28 gennaio 1977, n. 10
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| Giur. merito, an. 10 (1978), fasc. 6, pt. 4, pag. 1335-1341
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| d18238; d3041
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| la corte costituzionale ha costantemente affermato l'
inammissibilita' di vincoli urbanistici che, senza indennizzo,
assoggettino a tempo indeterminato i beni immobili. per questa
ragione le leggi urbanistiche del 1968 e del 1973 hanno previsto
termini precisi per l' efficacia di tali vincoli. partendo da tali
considerazioni l' a. esamina il problema se tali vincoli possono
sopravvenire o meno anche dopo l' entrata in vigore della legge n. 10
del 1977. a questo proposito osserva che in seguito a tale legge lo
jus aedificandi non e' piu' un elemento naturale della proprieta', ma
un qualcosa che vi si aggiunge per concessione amministrativa, e
quindi tali vincoli possono ora sussistere senza dar luogo ad alcun
indennizzo, in quanto non provocano piu' nessuna diminuzione della
proprieta' privata. l' a. osserva poi che la corte costituzionale,
con la sentenza n. 23 del 1978, ha escluso che il principio del
"giusto procedimento" in materia urbanistica possa considerarsi
costituzionalizzato. la corte, secondo l' a., avrebbe dovuto invece
sostenere la massima rilevanza di tale principio, che prevede la piu'
ampia partecipazione degli interessati al procedimento, per garantire
l' attuazione degli artt. 42 e 97 della costituzione sui limiti alla
proprieta' e sul buon andamento della pubblica amministrazione.
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| l. 19 novembre 1968, n. 1187
l. 30 novembre 1973, n. 756
l. 28 gennaio 1977, n. 10
c. cost. del 29 maggio 1968, n. 55
c. cost. del 20 maggio 1978, n. 23
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