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Documento


131953
IDG800800245
80.08.00245 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
nocilla damiano
trieste e la "ragion politica"
Diritto e societa', (1980), fasc. 2, pag. 316-328
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d02103
la deliberazione, con la quale il comune di trieste ha indetto un referendum sull' opportunita' della collocazione della zona industriale franca nel carso, desta notevoli perplessita', malgrado il referendum, di cui si tratta, abbia natura meramente consultiva. tali perplessita' attengono alla giuridica ammissibilita' della consultazione popolare in questione. innanzi tutto non si rinviene nel nostro ordinamento una disposizione che esplicitamente consenta ai comuni di indire referendum consultivi del tipo di quello deliberato dal comune di trieste, per cui ne risulterebbero violati sia il principio di legalita' che quello della tipicita' degli atti amministrativi. ne' sembra si possa far leva sull' art. 1 o sull' art. 3 cost. per giustificare la legittimita' della deliberazione in questione, in quanto il primo richiede che gli atti di esercizio diretto della sovranita' popolare siano quelli previsti e disciplinati dall' ordinamento ed il secondo non sembra operare un collegamento necessario e stretto tra il principio di partecipazione e l' istituto del referendum. d' altro canto l' attivita' consultiva, che con il referendum dovrebbe esplicarsi, non e' finalizzata all' emanazione di alcun provvedimento amministrativo di competenza del comune di trieste; al che deve aggiungersi, infine, che la consultazione popolare avrebbe un' indiretta incidenza su un trattato internazionale, anche quando per essa dovrebbero valere i limiti di ammissibilita' di cui all' art. 72, 2 c., cost..
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