| il saggio affronta il problema delle modalita' e dei contenuti di una
ricerca sugli archivi giudiziari. data la enorme e inerte massa di
materiale e' necessario concentrarsi sulla attivita' giornaliera, sul
complesso insieme di attivita' ripetitive che possono meglio mostrare
la reale dinamica del potere: metodo analogo alle indagini
psicoanalitiche che tendono a valorizzare l' ossessiva ricorrenza dei
gesti. in questa prospettiva, piu' del fatto stesso, e' importante l'
indagine sulle ragioni per cui gli archivi sono stati creati, sulle
modalita' e l' ottica con cui i documenti, tracce dei fatti, sono
stati raccolti e tenuti. i segni del potere possono essere
ricostruiti in tal modo, mediante l' individuazione di un approccio
articolato ai processi di controllo sociale e senza la pretesa di
scoprire negli archivi giudiziari alcuna prova della razionale
pre-determinazione degli "itinerari" del potere. ricostruzione
attraverso i segni, i resti, le carte che il potere e le sue
istituzioni si lasciano dietro, la fitta rete delle attivita', delle
pratiche minute per ricostruire i modelli e le istanze che le
ispiravano e che definivano, sigillavano con il loro marchio i
moventi e gli scopi delle azioni dell' uomo, rappresenta l' unico
mezzo per restituire a quest' ultime un minimo di senso, per
reintegrarle in un contesto all' interno del quale appaiano
comprensibili.
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