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132034
IDG801200154
80.12.00154 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
mazziotti manlio
poteri esterni allo stato-persona come parti dei conflitti di attribuzione e questioni di ammissibilita' del referendum
Giur. cost., an. 23 (1978), fasc. 8/10, pt. 1, pag. 977-996
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d021030; d021431; d021433
dopo aver considerato come l' istituto del referendum conferma sempre piu' l' esistenza di poteri statali esterni a quelli propri dello stato-persona, esamina le attribuzioni dei promotori e dei presentatori dei referendum ed i loro poteri in relazione anche ai compiti dell' ufficio centrale per i referendum. la corte costituzionale ha affermato, nella sentenza n. 69 del 1978, che l' ufficio centrale puo' dichiarare non procedibile il referendum quando, nella materia in questione e' intervenuta una nuova disciplina legislativa, anche se ha precisato che l' ufficio deve porsi il problema se il referendum, invece di essere interrotto debba avvenire sulla nuova disciplina. l' a. osserva che la sentenza ripropone la questione dei rapporti tra corte costituzionale e ufficio centrale, e rileva che in effetti sarebbe preferibile che il controllo sull' ammissibilita' del referendum da parte della corte si estendesse anche alle valutazioni derivanti da modifiche legislative intervenute in materia, lasciando all' ufficio centrale le sole questioni relative alla legittimazione formale della richiesta.
c. cost. 23 maggio 1978, n. 69
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