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132061
IDG800601258
80.06.01258 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
lanfranchi lucio
l' interesse del datore di lavoro ad agire in mero accertamento
nota a trib. lucca 16 luglio 1974 pret. bologna 23 gennaio 1974
Riv. giur. lav. prev. soc., an. 26 (1975), fasc. 3, pt. 2, pag. 483-499
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d760; d4051; d4053
l' a. critica le due sentenze in quanto esempio delle paradossali conseguenze alle quali conduce la dottrina e la giurisprudenza dominanti (chiovendiana e carneluttiana). sottolinea infatti che: 1) se si intende la giurisprudenza contenziosa di mero accertamento quale autonoma fonte del bene della certezza giuridica e si rapporta l' interesse ad agire in proposito ad un' idea di incertezza obiettiva, inevitabilmente rappresentata dalla stessa incertezza cosi' detta "ex re ipsa", 2) se si intende la medesima giurisdizione come strumento anche atipico di composizione della lite e si rapporta l' interesse ad agire in proposito ad un' idea di contestazione della pretesa, inevitabilmente ampliata fino a ricomprendervi il cosi' detto "pericolo di lite", non puo' non desumersi che l' azione di mero accertamento si converte in una polverizzazione del processo in funzione esasperatamente "preventiva".
art. 409 c.p.c.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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