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| IDG800601550 | |
| 80.06.01550 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| de cupis adriano
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| il diritto alla salute tra cassazione e corte costituzionale
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| nota a c. cost. 26 luglio 1979, n. 87
c. cost. 26 luglio 1979, n. 88
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| Giust. civ., an. 30 (1980), fasc. 3, pt. 1, pag. 535-538
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| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
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| d300080
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| la corte costituzionale nel riconoscere la tutela costituzionale del
diritto alla salute, ha assunto una posizione analoga a quella della
cassazione: alla stregua della pronunzia delle due corti il diritto
alla salute esiste e puo' farsi valere dall' individuo contro tutti
gli altri soggetti, privati e pubblici. la corte costituzionale pero'
ha ritenuto infondata la questione di legittimita' costituzionale
dell' art. 2059 c.c. che implica una limitazione del risarcimento del
danno non patrimoniale prodotto dalla violazione del diritto alla
salute ponendosi anche sotto questo aspetto in sintonia con la
cassazione. l' a. osserva che se si affronta con spirito di
concretezza il problema del danno alla salute si puo' constatare che,
malgrado la limitazione stabilita dall' art. 2059 c.c., nella massima
parte dei casi tale danno e' risarcibile rientrando quasi sempre il
fatto lesivo in una fattispecie criminosa. non cosi' per gli altri
beni della personalita' quali l' onore le cui lesioni non sempre
integrano il reato di ingiuria o diffamazione. per realizzare una
maggiore giustizia consentendo un ampio risarcimento dei danni non
patrimoniali occorre, secondo l' a., affrontare legislativamente il
problema di un' abrogazione dell' art. 2059 c.c..
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| art. 2059 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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