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132149
IDG800601853
80.06.01853 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
trabucchi alberto
la facolta' di edificare tra diritto pubblico e diritto privato
Riv. dir. civ., an. 26 (1980), fasc. 1, pt. 2, pag. 42-56
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d18201; d1822
la sentenza costituzionale del 30 gennaio 1980 n. 5 inficia di legittimita' costituzionale le norme che nella legge bucalossi regolano gli indennizzi, che sono dovuti al privato per gli interventi espropriativi attuati nel pubblico interesse. la corte e' intervenuta su di un punto fondamentale di tale legge laddove cioe' si dettano criteri per valutare i terreni al proprietario dei quali la concessione di edificare non e' attribuita per il fatto che essi vengono sottoposti a procedimento espropriativo, criteri che esprimono, nello spirito della legge, il prevalente carattere pubblico del diritto di edificare. sorge quindi nell' interprete la necessita' di riproporre un esame di tutta la materia. l' a. osserva al riguardo che non c' e' bisogno di ribadire l' inerenza alla proprieta' privata dello ius aedificandi per giungere alla conclusione dell' illegittimita' costituzionale delle norme che stabiliscono i criteri per le espropriazioni collegate alle attivita' edilizie attuate nel pubblico interesse (art. 14 della legge) o nell' inerzia del privato (art. 13). l' autorita' infatti cui compete la facolta' di regolare l' assetto del territorio esercita un potere primario nella disciplina generale dell' attivita' urbanistica ed edilizia che e' ben diverso dall' attivita' che pure le puo' essere consentita nella qualita' di istituzione operante anche nell' espropriazione di terreni.
c. cost. 30 gennaio 1980, n. 5 l. 28 gennaio 1977, n. 10
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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