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132217
IDG800800188
80.08.00188 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
valitutti salvatore
crisi dello stato: realta' e prospettive
Nuovi studi pol., an. 9 (1979), fasc. 3, pag. 3-16
d001; d0211
l' a. prende spunto da un articolo di leonardo sciascia, apparso su le monde, per chiedersi se e' vero che lo stato democratico ha avuto una gestione di pura e semplice continuita' rispetto allo stato fascista e che i cattolici, messe le mani sullo stato da essi detestato, lo hanno distrutto fino al punto da sentire il bisogno di risuscitarne il fantasma con la solidarieta' e il contributo determinante dei comunisti. secondo l' a. la crisi dello stato va ricercata in cause primarie e non secondarie. queste cause primarie sono cause storico-politiche, istituzionali e morali. la prima causa primaria e' ravvisata nella costituzione italiana che e' il resultato di un compromesso fra forze politiche divergenti accomunate dalla loro opposizione al fascismo piu' che dalla comune adesione a valori politici ben delineati. la seconda causa primaria va ricercata nella devitalizzazione del parlamento nel quale c' e' sempre stata piu' contrattazione che contrapposizione, perche' sempre lo stesso partito e' stato in un certo senso condannato a impersonare il governo e sempre lo stesso partito e' stato condannato a impersonare l' opposizione. un ulteriore causa primaria va ravvisata nelle forme di attuazione dell' ordinamento regionale in cui e' insita la spinta delle regioni a costituirsi, nelle materie ad esse attribuite, come stati sovrani, mentre non sono stati approntati gli strumenti necessari per ricostruire l' unita' statale nell' ambito nazionale.
art. 117 cost. art. 39 cost. art. 40 cost.
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