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| IDG800800269 | |
| 80.08.00269 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| rogari ubaldo
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| alcune riflessioni sul problema della distribuzione delle entrate
tributarie fra lo stato e gli enti minori di governo
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| relazione convegno di contabilita' pubblica: perugia 19-21 ottobre
1978
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| Stato reg., an. 5 (1979), fasc. 6, pag. 118-120
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| d22; d240; d21312
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| l' a. rileva che la legge 16 maggio 1970 n. 281 non ha realizzato l'
autonomia finanziaria regionale prevista dall' art. 119 cost. la
quale viene a configurarsi come una finanza essenzialmente di
trasferimento, che da' cioe', un peso prevalente alle risorse
acquisite dallo stato rispetto alle quote di risorse attribuite alle
regioni e agli enti locali in coerenza con il disegno di riforma
tributaria che negli anni '70 si stava maturando, per introdurre un
sistema manovrabile dal centro, al servizio di complessi obiettivi di
programmazione dello sviluppo e di controllo congiunturale. per
impostare una finanza largamente autonoma bisogna reperire indici di
capacita' contributiva locale che possano essere oggetto di autonoma
imposizione tributaria. per risolvere il problema del coordinamento
fra finanza statale e finanza locale un metodo razionale di
distribuzione dei cespiti potrebbe essere quello del principio del
beneficio, per cui le ricchezze che traggono benefici da determinati
servizi devono sostenerne anche le spese. ma mentre questo principio
puo' essere applicato a comuni e province che forniscono oneri
abbastanza localizzati, non puo' essere applicato alle regioni che
esercitano funzioni generali trasferite dallo stato. di qui la
difficolta' di trovare indici di capacita' contributiva regionale
oggetto di razionale imposizione autonoma.
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| art. 119 cost.
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